21 maggio 2012

Calamari stesi, foglie di neem e cardamomo
(Re)discovering cardamom



Secondo episodio della serie Gita a Chanthaburi (episodio 1 qui e episodio 3 qui). Non è stata una gita granché pianificata (il nostro unico scopo era quello di fuggire dalla metropoli e respirare aria buona) e non mi ero informata sulle escursioni da fare al di fuori del resort: solo una volta arrivata lì ho capito che per fare vere e proprie escursioni ci voleva un mezzo proprio, perché ci trovavamo - come si dice - in the middle of nowhere. Campi e frutteti a perdita d'occhio, strade desolate e nessun negozio. Nessun mezzo pubblico. Va beh, poco male. Una passeggiata verso il mare ci può bastare. Abbiamo poche pretese.

Che ci fosse il mare a breve distanza lo sapevamo, e sapevamo anche che non si trattava della classica spiaggia di sabbia bianca da cartolina (e infatti non ci siamo portati nemmeno il costume). Però è stato piacevole lo stesso mettere i piedi in acqua e respirare un po ' di iodio sulla spiaggia di Kung Wiman.
Una spiaggia molto frequentata da turisti thailandesi, dalla sabbia rossa e granulosa.







Chissà se c'era un biglietto dentro...






E poi l'aspetto più interessante, quello gastronomico. Sul mare cosa si può mangiare se non del buon pesce? Magari calamari alla griglia serviti con salsa agro-dolce piccantissima. Ma avete visto che tecnica all'avanguardia per stendere i calamari? Il classico esempio di street-food, che non tutti magari avrebbero il coraggio di provare (pesce steso all'aria con temperature sui 30 gradi portato in giro su una motoretta forse non è il massimo dell'igiene alimentare ma, come già detto più volte, in Thailandia bisogna essere un pochino audaci...)






E poi guardate l'organizzazione della moto-bistrot di questa signora: ha addirittura l'ombrellone, il piano di lavoro, la brace...




E la nostra ordinazione...




La foto del piatto finale non ce l'ho, è venuta malissimo tanto che non si capisce nemmeno cosa c'è nel piatto, ma vi assicuro che erano deliziosi e freschi. 100 THB (poco più di 2 euro) per due calamari alla griglia.

Una volta tornati dalla passeggiata al resort (in tempo prima che si scatenasse un temporale fortissimo), visto che quei due calamaretti non avevo risolto il discorso pranzo ma lo avevano soltanto stuzzicato, abbiamo ordinato qualcos'altro nel ristorantino del resort (che cucina solo su ordinazione e solo in base agli ingredienti disponibili in cucina in quel momento). Sul menu abbiamo notato che alcuni piatti erano indicati come "Forest cuisine", cioè piatti tipici della zona... Da provare assolutamente! E quindi sul nostro tavolo sono arrivati un piatto di pollo con foglie di neem e cardamomo




e una zuppa di noodle con cardamomo locale (reo), spring onions e coriandolo (kui tio nuea liang).

Mi è piaciuto tantissimo questo pollo, nonostante quelle foglie di neem fossero molto amare. Ho cercato in internet che cosa fosse questo neem ed ho scoperto che si tratta di un albero molto diffuso in India e in tutto il Sud-Est asiatico che pare abbia un sacco di proprietà quasi miracolose (molto usato nella medicina ayurvedica). Si utilizzano le foglie, i fiori, e si ricava un olio che ha diverse applicazioni. L'albero stesso tiene lontane le zanzare. E in teoria crescerebbe anche da noi, poiché è in grado di resistere a inverni rigidi. Mmmm... quasi quasi metto su il business e importo alberi di neem. :-)

Il cardamomo lo conoscevo ma l'avevo provato soltanto nei dolci. In un piatto salato mai. Direi una scoperta eccezionale. Questa spezia è usatissima nella cucina di questa zona perché cresce sui monti Cardamomi, che si trovano sul confine con la Cambogia e dà ai piatti un aroma unico, che li distingue nettamente da tutto il cibo thailandese che potete aver assaggiato a Bangkok.

Anche la zuppa di noodle era buonissima e particolare. I noodle di riso erano serviti in un brodo aromatico fatto con cardamomo, anice stellato e cannella, con l'aggiunta dei bocconcini di pollo, dei cipollotti e del coriandolo. E ho rotto così tanto le scatole alla cuoca per sapere come aveva fatto quella zuppa, che alla fine, non solo me lo ha spiegato, ma mi ha anche portata al mercato locale (vedi Episodio III) a comprare le spezie per poter rifare il brodino quando sarò a casa mia. Anche se so già che quei sapori non li ritroverò più.

13 commenti:

  1. Qui in Italia il tempo fa schifo, c'è stato il terremoto, un attentato davanti alla scuola e siamo in piena recessione... meno male che esiste il tuo blog e i tuoi racconti da terre lontane. Il cardamomo l'ho usato ieri per un piatto che pubblicherò a brevissimo sul blog. Ma perchè stendono i calamari? Motivo funzionale o di marketing? Baci

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    1. Eh Robi, ho sentito le bruttissime notizie!!! Non lo so onestamente perché li stendono, chiederglielo non sarebbe servito a niente vista l'impossibilità della comunicazione linguistica :-)))))

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  2. Meraviglia, come sempre. Io amo il tuo blog Marina, perchè fai delle foto stupende, scrivi in modo semplice e chiaro, racconti le tue belle esperienze e affronti l'argomento che scegli in maniera approfondita e appropriata.
    Questo post mi ha estasiata :)

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    1. Ma grazie cara, sei troppo gentile, grazie grazie :-))))))

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  3. Che belle foto, interesantissima la cucina della signora!

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  4. che meraviglia!!! "stesi" letteralmente ...

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  5. Quei calamari appesi sono fenomenali! forse l'igiene non è il massimo ma vuoi mettere aver avuto la fortuna di assaggiarli ed essere ancora in salute?! ;)
    Scherzi a parte ti confesso che mi stai facendo scoprire mille cose nuove... grazie.
    Salvo questo pollo e l'uso del cardamomo nel salato, son curiosa! un abbraccio

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  6. meraviglia!!! Quei calamarini appessi sono troppo belli! ogni giorno una nuova scoperta!

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  7. Quei calamari sono sfiziosissimi!
    Sai che non conoscevo affatto quella spiaggia?
    Vedo che la vs avventura continua! Starete ancora per molto?
    Progettate di girarla tutta?
    Quanto vorrei essere li con voi!
    A mangiarmi quella deliziosa zuppa :)
    Mi accontenterò delle zuppe
    Fai da te mama al gusto cardamomo :(
    Grazie Marina per renderci partecipi di questa tua avventura!

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  8. sempre racconti fantastici, è quasi, "quasi", come essere lì. un bacione!

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  9. adoro il cardamomo e a dir il vero anche il lemongrass ma soprattutto ti sto invidiando queste belle occasioni di scoprire la semplicità del modo di vivere thai, son curiosa di leggere il III episodio, ciauzzzzzz

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  10. Ti faccio i complimenti per questo bellissimo blog, per le tue foto e per le tue ricette! Me gusta mucho! :-) Ti aspetto sul mio blog, se ti va!
    ps. quei calamari erano davvero bellissimi da vedere, ci credo anche che erano buonissimi!!

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  11. Grazie, Marina, davvero, la condivisione della tua esperienza mi avvicina un po' a questi posti meravigliosi che ho sempre avuto il desiderio di conoscere e che non ho ancora avuto modo di visitare!!
    Un abbraccio.
    Daria.

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